Cyclocybe aegerita

Il Pioppino, chiamato da noi “Pholiota del Pioppo”, cha shu gu (茶树菇) in Cina, Yanagi-matsutake (柳松茸) in Giappone, presenta un bel cappello marrone al centro che diventa crema verso il bordo. La superficie è vellutata – da qui il nome inglese “Velvet Pioppino” – e il gambo più sodo dona croccantezza alle preparazioni.

Storia

Originario della Cina e del Giappone, dove cresce sugli alberi da tè (cha shu gu significa “fungo dell’albero da tè”), il Pioppino – al plurale Pioppini – era già coltivato nell’antica Roma su ceppi di pioppo. È citato nei manoscritti di Plinio il Vecchio (Naturalis Historia, circa 77 d.C.), probabilmente portato da mercanti provenienti dalla Persia. Da allora è diventato la perla della Toscana tra i funghi coltivati in Italia.

Dopo aver conquistato l’America negli ultimi decenni, ora torna in Europa per la nostra gioia. In sacchi di segatura all’interno o su tronchi di legno in giardino, fruttifica in graziosi piccoli ciuffi degni delle fiabe.

Attenzione: Da non confondere con il famoso fungo “Chiodino”, a cui assomiglia molto, che è invece l’Armillaria mellea.

Composizione nutrizionale

Tutti gli amminoacidi essenziali per l’uomo
Vitamine : B1, B3, B5, B9, B12, D2 (un’ora di esposizione al sole)
Minerali e oligoelementi: fosforo, selenio, ferro, calcio, potassio
Proteine: 20–25% (sul peso secco)
Polisaccaridi: beta-(1,3-1,6)-glucani
Fibre

Piaceri gustativi

Se apprezzi il gusto umami dei funghi gourmet, devi provare il Pioppino. Questo fungo ha un sapore terroso, nocciolato, leggermente dolce con note pepate. Il suo profumo è delicatamente floreale e la consistenza è soda e croccante, spesso descritta come “crisp”. Il gambo, tagliato a dadini, può richiedere una cottura più lunga nei funghi più grandi. Questo fungo si abbina perfettamente a zuppe, insalate e piatti saltati.

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